Può capitare a tutti di sputtanarsi con una “bufala”. Sarebbe dovere di ogni giornalista verificare le notizie, con buona pace della retorica sull’ “uomo che morde il cane”. Ma a volte il copia-incolla dal web diventa irresistibile, specie quando la fretta è pessima consigliera di un’informazione sempre più a corto di tempo e di manodopera (malpagata oltretutto). Luca Sofri, citato dal Bastian contrario (Remocontro) nell’articolo che segue, ce ne ricorda di assai gustose. Tuttavia la fretta produce danni anche molto più gravi quando non si tratta di amenità ma di sbagliare nomi, cifre, statistiche, circostanze di tempo e di luogo. A peggiorare ulteriormente le cose è intervenuto in questi ultimi anni il completamento automatico della parola nella scrittura informatica su tablet o smartphone, che se non controllato con la dovuta attenzione può rivelarsi scorretto soltanto a pubblicazione avvenuta, rendendo un intero periodo del tutto incomprensibile. Verificare, rileggere, quanti lo fanno? (nandocan)
Il Bastian confessa di essere molto divertito da questa serie di bufale. Fantastica quella relativa al famoso calciatore spagnolo Guti. Nel febbraio 2008 una rivista spagnola pubblicò su due pagine di foto di Guti che baciava un uomo all’uscita del ristorante. Titolo del Corriere della sera: “Guti fa scandalo per un bacio gay. La moglie furiosa”. Tutto falso: il casto bacio era a sua sorella (con i capelli corti), dopo una cena con lei per festeggiare la sua prossima gravidanza.
Ancora divertimento per il Bastian: nel 2014 il quotidiano La Repubblica annuncia (in un comunicato stampa pubblicato in prima pagina, perbacco) che il Codacons, associazione privata di “difesa dei consumatori” annuncia che 13 milioni di italiani si rivolgono ai professionisti dell’occulto. Il Codacons ha, al suo attivo, altre perle fantastiche: si possono prevedere i terremoti, i bambini non devono essere vaccinati e altre amenità del genere, senza alcun riferimento alle modalità di ricerca che sono o sarebbero state usate. Sei mesi prima Il Fatto quotidiano aveva già annunciato quella cifra di 13 milioni di italiani appassionati dell’occulto. Ma le bufale sono sterminate: per esempio il 21 ottobre 2012 il sito del Corsera dà questa notizia: “Danno fuoco a una ragazza nera: gravissima. Torna l’incubo del Ku Klux Klan negli Usa”. Ma era una bufala.