***di Massimo Marnetto, 26 ottobre 2020 – “O la borsa o la vita” era la frase dei rapinatori, ora è la sentenza dei dottori: cedere la borsa dei costi economici di una nuova quarantena sociale è l’unico modo per salvare vite dall’aggressività del coronavirus.
Conte usa tutti i registri della comunicazione per sedare la frustrazione da divieto: il patriottismo sanitario: siamo un grande Paese e ce la faremo anche adesso; l’empatia sociale: se fossi al posto vostro, anche io sarei arrabbiato; la buona bugia della speranza: i sacrifici di oggi ci faranno passare un Natale più sereno.
Ora che le scorte di pazienza si sono di molto assottigliate nel primo lockdown, la resistenza in questo nuovo blocco è una questione di tempo. Tempo rapido per erogare sussidi a chi non ha reddito; tempo operoso per potenziare sanità, scuola e mobilità; tempo pensoso per rivedere divieti illogici, come quelli disposti per cinema, teatri e librerie, tutti luoghi scolastici per adulti. La verità è che ne usciremo solo con il vaccino, ma questo non è il tempo della verità.
bravo nando, sintesi di una vita molto interessante basata su valori. e non è finita qui. avanti tutta.