Proporre la segnalazione civica, come fa Massimo, è cosa buona e giusta, ma a Roma è un po’ come proporre l’università a chi è ancora alle elementari. A me basterebbe quel poco di educazione che basta per non gettare cicche, cartacce e ogni genere di sporcizia per terra o non lasciare i rifiuti fuori dei cassonetti anche quando sono vuoti (che per la verità capita di rado). Insomma mi preoccupa il sistema italico di disinteresse ind…ecente, da parte dei cittadini come (diciamolo) da parte di qualche operatore dell’AMA. (nandocan)
Per anni di attivismo, pensavo di essere immune dal Sidi e invece davanti a quelle erbacce stavo tirando avanti, senza partorire altro se non maledizioni per chi avrebbe dovuto pulire e non lo aveva fatto. Poi, ho pensato che se non avessi fatto qualcosa per reagire a quel degrado, ne sarei stato complice. Ho segnalato la cosa al servizio AMA (municipalizzata addetta alla pulizia), cosa possibile solo dopo essersi registrati nel loro sito e aver seguito un percorso che porta alla fine all’invio della segnalazione. Insomma, ci ho perso un po’ di tempo.
Ecco, io credo che proprio questo “tempo civile” – quello della segnalazione civica – sia ciò che noi italiani non vogliono dare. Siamo pronti a maledire comuni, governi, partiti, ma raramente siamo disposti a trasformare un’indignazione in una comunicazione pubblica. Cioè, in un gesto di partecipazione politica. L’unico modo per guarire dalla sindrome Sidi.