***Visto da Udo Gumpel (Remocontro)
Schleswig-Holstein il Governatore si è lasciato andare a delle considerazioni poco simpatiche e piuttosto arroganti verso la sua ex-moglie che accusava, per esser precisi, di esser troppo casalinga arretrata. Da quell’intervista in poi la sua stella è scesa e da una sicura rielezione è passato alla sconfitta. Lo ha rovinato la superbia, e non essendo un D’Alema, che riesce mascherare bene sotto i baffi della battuta fintamente elegante, le donne del nord non gliel’hanno perdonato. Chapeau alle donne di mezza età e con figli.
Nel Saarland è stata la politica troppo a sinistra a rovinare le chance. Qui l’Spd insisteva tanto per una coalizione Rosso-Rosso con l’ex Presidente Spd, Oskar Lafontaine, ormai marito della capa del Die Linke. La Sinistra, Die Linke, nato dalla fusione tra il Partito della Sinistra e il movimento Lavoro e Giustizia Sociale. Alternativa elettorale di Oskar Lafontaine, ex leader del Partito Socialdemocratico e dominus nella regione. Ma gli elettori hanno bocciato la proposta.
Nella Regione Nordrhein-Westfalen, il “cuore rosso” della Germania, il governo della signora Kraft ha perso, perché ha governato male. Strade, autostrade, ponti, infrastrutture malmesse e trascurate, strade piene di buchi, sembrano Roma. E nell’istruzione, nei test comparativi, (contro i quali molti insegnanti sindacalizzati non solo in Italia conducono una lotta strenua, e si capisce perché, dato che a loro piace dare i voti ma non prenderli), la regione Nordrhein-Westfalen è sempre tra gli ultimi.
Riforme rosso-verdi molto criticate.
Tre quarti degli abitanti hanno dato l’insufficienza al governo rosso-verde anche sul tema sicurezza. Il caso della notte di Capodanno a Colonia, e la pessima figura del Ministro dell’Interno Spd Jaeger nella gestione del caso Anis Amri. In Germania la polizia è organizzata a livello regionale, e quella del Nrw ha fatto la peggior figura.
Dunque, a Duesseldorf, la capitale, l’Spd e Die Gruenen hanno perso perché hanno governato male.
Come vedete, di tutto questo Martin Schulz non ha colpa. Il suo problema è che non c’è ancora un programma, e che l’Spd comincerà a discuterne solo tra 5 settimane.
Nel frattempo i tedeschi preferiscono l’usato garantito della Merkel. Il 70% dei tedeschi pensa che sia ancora lei la leader affidabile per la guida del paese in tempi difficili. E chi può dar loro torto? Schulz è finora solo una promessa, ma non concreta. E di fronte alla scelta, si sceglie chi ha già governato bene, senza fronzoli, con calma e mano ferma.
Le tre regionali perse portano un messaggio molto preciso per l’Spd. 1) non farsi lusingare dal “Potere”, rimanere molto a terra. 2) Non andare troppo a sinistra. Là non c’è la maggioranza. 3) Vedere il desiderio di sicurezza dei cittadini, la questione è stata sottovalutata gravemente. 4) Non lasciarsi abbindolare da idee molto minoritarie -specie nei Verdi- rispetto all’istruzione, cercare la cooperazione tra scuola, industria e università: e ascoltare la gente anziché volerla educare ai propri principi.