Funziona così: produrre leggi farraginose per applicare le quali servano procedure complicate e controlli difficoltosi. Difficili da interpretare, assicureranno un buon margine all’elusione di amministratori scorretti, azzeccagarbugli e giudici bendisposti. Se poi tutto questo non basta, si può sempre decidere di SBLOCCARE (nandocan)
E porta con sé l’idea che il rispetto delle regole ordinarie sia un “blocco”, un freno, un rallentamento insostenibile per la dinamicità richiesta dall’economia nazionale. Occorre quindi derogare, cioè de-controllare, de-prevenire, perché trasparenza e correttezza costano troppo tempo. E noi – sembrano dire al Governo – non abbiamo tempo da perdere in questi dettagli. Non importa che così si aprano praterie alla corruzione, perché al Governo sono convinti che è meglio la corruzione che la stagnazione dovuta al rispetto delle regole.
E allora via con affidamenti diretti dei lavori, procedura negoziata tra pochi intimi per importi più alti e ampliamento a piacere del subappalto, con somma felicità delle grandi ditte per la loro rendita intermediaria e della criminalità organizzata che può tarlare le opere pubbliche con i suoi profitti.