Sono favorevole al rispetto della sosta domenicale, scrive Marnetto. Concordo in linea di principio, che tuttavia come è noto è già ampiamente messo in discussione per molte attività economiche, con vantaggio innegabile per tanti cittadini a cui è di fatto tolta la possibilità di recarsi a fare spese durante la settimana lavorativa. Forse la proposta di organizzare dei turni di apertura come avviene per le farmacie, sempre che sia praticabile, potrebbe rappresentare un’alternativa accettabile (nandocan)
E qui è importante che si crei un’offerta di intrattenimento diffusa, come diffusi sono gli ipermercati. Anche nel piccolo centro, la domenica deve succedere qualcosa: un film in un cineforum organizzato dal comune; la presentazione di un libro in una sala della parrocchia; una gita naturalistica; la pulizia comunitaria di un sito degradato, ecc. Insomma, riconquistare la domenica come tempo comune di crescita, svago e coesione non alzerà il Pil, ma ci aiuterà a guarire dall’isolamento e dall’indifferenza.