Mancano i giornali ma il caffè di Mineo è più gustoso che mai (nandocan)
È cominciato il presente. Con una linea come quella bianca che gli arbitri tracciano sul prato verde per la barriera. Di qui il grande partito della costruzione, quello che si celebra contro critici e disfattisti, dall’altro il partito della distruzione. “Gli #idiotineri dice Gramellini, ma dietro di loro rosiconi e anti sistema, buonisti e chi invoca – come in Ungheria – la pena di morte. L’Italia e l’anti Italia, ma nessuna delle due ha orecchie per il Papa che condanna “il lavoro indegno che rende sporco il pane dei corrotti” e chiede invece “la dignità del lavoro per fratelli e sorelle, per cristiani e non cristiani, per milioni di persone che hanno fame”. A nessuno importa che i sindacati abbiano ritrovato, ieri, una parvenza di unità a Pozzallo, di fronte al mare che annega le speranze dell’Africa, e nessuno intende la voce flebile del Presidente della Repubblica che è tornato a chiedere (a chi, al governo?) “dialogo con le forze sociali”.
L’America è in fiamme. A Baltimora 6 poliziotti sono stati accusati di omicidio per la morte di Gray, scrive New York Times. Una rivolta nera così imponente non si vedeva dal 1968, da quando fu assasinato Martin Luther King. Un Presidente nero e i neri che insorgono contro polizia e tribunali. I neri che avevano sperato, come l’intera middle class, di essere inclusi nel sogno. Obama, che avevano votato, ha investito soldi pubblici, è riuscito a ridurre la disoccupazione, ha marciato a Selma 50 anni dopo il Bloody Sunday razzista. Ma il lavoro resta precario, i ricchi sempre più ricchi, la scala sociale s’è inceppata, il poliziotto diventa cattivo, il ragazzo nero sempre più incazzato. In Inghilterra, a Liverpool, vanno di moda contratti ultraflessibili: per 7 sterline l’ora il lavoratore deve restare a disposizione tutto il giorno, ma lo chiamano (e lo pagano) per le ore che servono: le altre le passa in attesa, in un pub: una birra davanti, l’occhio che sbircia il televisore, il telefono in tasca che prima o poi suonerà. Supermercati e superfarmacie, donne sotto i 25 e uomini over 65 sono i protagonisti di questo English work, che è solo la punta dell’iceberg dice Neil Lee, economista della London School of Economics.
Cronache dalla guerra. Che talvolta veste i panni della missione di pace. 16 militari francesi – Le Monde – accusati di stupro su minorenni in Centro Africa. Tutti sapevano a Bangui, che i caschi blu de la Repubblique spezzavano la noia concedendosi per una fellatio molto precoce. “A me che importa?” In Siria il macellaio Assad non se la passa bene: il fronte islamico, alleato di Al Qaeda avanza, l’Iran lo appoggia con minore convinzione. Israele combatte Hezbollah, Arabia saudita e Egitto gli sciiti dello Yemen. In Turchia si proibisce il primo maggio e non il passaggio dei combattenti islamici. Pare che Al Bagdadi sia stato ferito da un drone, come quello che ha ucciso Lo Porto. Il 14 i Paesi del Golfo, a Washington, chiederanno armi, come contro partita della pace che Obama vuole con Rohani e l’Iran.