“Noi zitti, immobili. Per non dispiacere alla Merkel”, scrive Mineo a proposito delle minacce dell’Eurogruppo alla Grecia. Indulgendo, come tutti noi, al personalismo di moda. In realtà, per non dispiacere ai creditori e alle grandi banche, che dalla Merkel si sentono rappresentati. Oggi fanno i prepotenti con Tsipras e la Grecia, domani potrebbero farlo con Renzi e l’Italia. Meglio non danneggiare quegli interessi, magari sfogando l’aggressività sulla “palude” del parlamento e sulle minoranze PD. Si può resistere e rischiare come Varoufakis, “oppure dire no”, come suggerisce Mineo (nandocan).
Obama non lo disse a Renzi titolano Corriere, Stampa e Repubblica. Il Fatto parla di “giallo”. Secondo il Giornale “hanno mentito, ecco le prove”. Le prove le ha portate il New York Times: quando venerdì 17 incontrò Renzi, tra abbracci a occhi chiusi, un bicchiere di brunello ed elogi di circostanza, Obama già sapeva che un suo drone aveva ucciso Lo Porto. E avrebbe scelto di tacere con Renzi, forse, per non guastare la festa. Restano punti oscuri: la famiglia dell’ostaggio americano fu avvertita della morte a febbraio, i nostri servizi segreti avevano gli elementi per capire, qualcuno avrebbe passato alla Cia i dati del DNA di Lo Porto. Perché Renzi non ha chiesto nulla a Obama?
L’Europa contro Atene, Sole24Ore. L’eurogruppo ha perso la pazienza, El Pais. Hanno definito Varoufakis “perditempo, giocatore d’azzardo, dilettante”. Federico Fubini spiega che i creditori non vogliono più chiacchiere su lotta a evasione e corruzione, chiedono ancora tagli a pensioni e salari. Perciò l’Eurogruppo sfiducia Tsipras e gli lascia due strade. O un nuovo governo, più accomodante, sostenuto dai vecchi partiti che portarono la Grecia al disastro, o la corda si stringerà al collo della Grecia fino a provocare tumulti ed elezioni. Adriana Cerretelli sul Sole24Ore, Stiglitz sulla Stampa, Lucrezia Reichlin su Repubblica, sostengono tuttavia che questo muro contro muro nuocerà gravemente all’Europa e ancora di più all’Italia. Noi zitti, immobili. Per non dispiacere alla Merkel.
Aula vuota, ministra contestata. Con educazione, vorrei invitare Francesco Merlo e Pierluigi Battista a non fare gli ipocriti. L’aula di Montecitorio deserta mentre Gentiloni parlava di Lo Porto è una vergogna, ma è anche conseguenza dell’esproprio di ogni prerogativa parlamentare consumato da questo governo con l’aiuto dei populismi, politici e giornalistici. Inutili, i deputati partono “per il week end con l’indignazione nel trolley”, Elle Kappa. Vorrei poi dire a Renzi che non è certo educato impedire che la Giannini possa parlare alla Festa de L’Unità, ma se la riforma della scuola sta provocando una tale rivolta, l’uomo della responsabilità qualche responsabile lo indicherà?
Bombe pronte. La procura di Cagliari ha sgominato una cellula di Al Qaeda che progettava un attentato in Vaticano. La CEI definisce un atto di guerra affondare i barconi. 70 anni fa l’Italia, che ebbe il coraggio di guardare in faccia la realtà e di combattere, tornava a sorridere.