Matteo Renzi mi ricorda lo slogan pubblicitario di un dentifricio sul “Carosello” di tanti anni fa: “con quella bocca può dire ciò che vuole”. Peccato che non ha il bel sorriso di Virna Lisi (nandocan)
***di Massimo Marnetto, 14 dicembre 2020 – Un narcisista che si annoia è pericoloso. Prendiamo Renzi: non ha potere di comandare come vorrebbe, allora ripiega su quello di distruggere. Però lo dice e lo nega. Mette condizioni senza le quali farà cadere il Governo, poi manda in tv la Boschi a dire che non vuole far cadere il Governo.
Allora Conte avvia consultazioni sedative per tenere buono l’ex giovane politico, che non vuole una struttura di controllo sulla regolare esecuzione dei progetti finanziati dal Recovery Fund, ignorando che la UE eroga i fondi a stati di avanzamento parziali. E se quello in corso non è regolare, si blocca l’erogazione della quota di fondi riferita alla fase successiva.
Quindi una “cabina di regia” – ma sarebbe meglio chiamarla “Unità di adempimento” – non si sostituisce agli organismi ordinari, ma rafforza il loro controllo esterno pubblico per il rispetto delle fasi progettuali; e solo in caso di ritardo eccessivo e ingiustificato surroga gli attuatori inadempienti.
Cosa c’è che urta la sensibilità di Renzi in questo banale meccanismo? Sa per caso che l’Italia ha il cronico problema di non saper spendere tutti i fondi europei per ritardi? Se proprio il senatore di Rignano si annoia, gli si crei un Ministero dello Sfogo, da dove potrà dare consigli agli attuatori, come fanno gli sfaccendati nei cantieri.