Nel quasi consueto cortocircuito tra politica e informazione, nessun Tg di serata si è sottratto al giudizio sulle ultime fatiche dell’Eroe Grillo, concentrato ad elaborare liste, se non di proscrizione, dei “cattivi” in salsa giornalistica e televisiva. A supportarlo il suo blog, con la classifica dei più sgraditi (testate e giornalisti) di cui il Movimento “si ricorderà”. Una minaccia o una promessa? Dolcetto o scherzetto? Per Mentana prevalgono le tonalità giocose e scherzose nei voti assegnati a direttori e conduttori: forse perché il “suo” Tg non è piazzato malissimo? I Tg Mediaset si impegnano molto e va detto che Studio Aperto confeziona un servizio corretto e dignitoso, mentre Tg4 è più pugnace nella risposta affidata a Liguori. Tg 5 dà spazio all’unica voce che si distacca dal coro delle critiche: Andrea Scanzi de Il Fatto Quotidiano. Il Fatto Quotidiano, dicevamo, e non a caso è quello, che per Grillo è l’ “unico giornale decente”, a prenderne le difese; mentre non sfuggirà che nella classifica delle Tv quella che piace di più o, se volete, che dispiace di meno, è Sky, l’unica con cui Grillo ha più volte flirtato.
Che il Direttore di Tg 4 e Studio Aperto Giovanni Toti risulti per i grillini il giornalista più insopportabile è una libera espressione di un’opinione. Ma anche chi come noi non lesina a queste testate critiche e reprimende non può condividere le “liste” dei buoni e dei cattivi che preludono ad avvitamenti ulteriori tutt’altro che democratici. Finchè si scherza, si scherza. Ma se a farlo è il capo di una delle più importanti forze politiche, c’è più di qualcosa che non va. Gli editti bulgari sono, certo, un’altra cosa, ma solo perché chi li ha emessi aveva e ha molto più potere sui media, di famiglia o meno che siano.
Ci siamo dilungati sullo spettacolare rapporto tra Grillo e l’informazione. Anche noi pensiamo che di problemi i media ne abbiano a iosa e lo diciamo da quattro anni tutte le sere. Oggi, ad esempio, è sintomatico il silenzio di Tg 4 e Studio Aperto sulle motivazioni della sentenza al processo Unipol contro Berlusconi. Tg 5 ne parla, anzi ne fa parlare direttamente ed esclusivamente Ghedini; così va il mondo. Tutti gli altri si diffondono fin dai titoli su ciò che la sentenza evidenzia, ovvero un caso esemplare di conflitto di interessi tra premier, editore e leader politico.
L’Ilva è “alta” per tutti, ed il commissariamento affidato a Bondi apre, forse, una stagione di speranze, anche se si rischia di peccare di eccessivo ottimismo.
Il bambino morto asfissiato in macchina a Piacenza è titolo per tutti e servizio anche per chi, come La7, non si occupa molto di cronaca.
La tensione in Turchia, con il bilancio di migliaia di feriti e delle prime vittime, come ieri è ancora alta per tutti. Tg 5 riporta che i manifestanti hanno intonato Bella Ciao in Italiano: prodigi della globalizzazione!
Lorenzo Coletta
Dati Auditel dei Tg di lunedì 3 giugno 2013
Tg1 – ore 13:30 3.653.000, 20.15% ore 20:00 5.231.000, 22.38%.
Tg2 – ore 13:00 2.960.000, 18.35% ore 20:30 2.376.000, 8.61%.
Tg3 – ore 14:30 1.896.000, 11.46% ore 19:00 2.003.000, 12.82%.
Tg5 – ore 13:00 3.377.000, 20.74% ore 20:00 4.086.000, 17.45%.
Studio Aperto – ore 12:25 2.518.000, 20.34% ore 18:30 953.000, 7.99%.
Tg4 – ore 14.00 716.000, 4.02% ore 18:55 8.46.000, 5.43%.
Tg La7 – ore 13:30 750.000, 4.13% ore 20:00 1.849.000, 7.77%.
Fonte: http://www.tvblog.it