Questo dell’ignoranza associata alla semplificazione fino alla banalità costituisce un vero handicap per la comunicazione in generale e per quella politica in particolare. Per non parlare della volgarità e dell’odio che si mescola quotidianamente ai commenti che ognuno di noi può leggere sui social network a cominciare da Facebook , in parte scoraggiando anche quanti vogliono trarre giovamento dalle indiscutibili potenzialità dei nuovi media. E a questo riguardo colgo l’occasione per informare quanti ancora non ne fossero al corrente, dell’iniziativa “Parole, non Pietre“, che Articolo 21, con Fnsi, UsigRai, Ordine dei Giornalisti del Lazio e tante altre realtà, ha organizzato per il 28, 29 febbraio e 1 marzo a Roma, con la sessione di apertura presso la sede di Civiltà Cattolica, e con una serie di incontri in luoghi simbolo di dialogo della Capitale (nandocan).
I politici lo sanno e ci assecondano con le frasette-dieci-secondi. Opposizione: “Basta con i litigi del Governo. Loro non fanno niente, noi faremo tutto. Elezioni subito. Con noi meno tasse e più lavoro”. Governo: “Stiamo cambiando il Paese. Gli italiani hanno di più, ma non basta. Con noi meno tasse e più lavoro”.
La qualità degli eletti dipende dalla qualità degli elettori. Il sonno dell’informazione genera mostri.