È morto , nella sua casa sul Lago Maggiore, a 89 anni, Giovanni Cesareo, giornalista e scrittore, storico critico televisivo dell’Unità e docente di sociologia della comunicazione all’università di Torino e poi a lungo al Politecnico di Milano. Ricordo con quanta trepidazione noi redattori e inviati di Tv7 attendevamo le critiche del suo “controcanale”. Alcune di queste le custodisco ancora gelosamente tra i miei ritagli (vedi la foto sulla homepage). Perché non sarà stato sempre il più obbiettivo ma era certamente il migliore (nandocan).
È tra i fondatori del centro di ricerca “I chierici di San Salvador” della Telecom Italia.
Fin dai primi anni della formazione, l’impegno politico e il costante contatto con le più diverse situazioni di disagio sociale, convincono Giovanni Cesareo della necessità di connettere la conoscenza al “mondo della vita” e ai processi di mutamento sociale. Convinzione ribadita dalle sue ricerche sul campo nell’ambito della sociologia della famiglia. Ha quindi cominciato a studiare il mondo della comunicazione in base all’ipotesi che non basta fermarsi all’analisi “messaggio” o del prodotto dei mezzi di comunicazione, ma che è essenziale scrutare l’intero processo di produzione e di consumo dell’informazione e della conoscenza sul piano strutturale e sul piano culturale. Di qui il suo costante interesse per i rapporti fra forme proprietarie, modelli di impresa, organizzazioni del lavoro, uso delle tecnologie e caratteristiche dei prodotti e dei contesti d’uso.
Nel 1974 pubblica per Feltrinelli “La televisione sprecata” che costituisce, ancora oggi e non solo nel nostro paese, per l’originalità dell’approccio e il rigore dell’analisi, il punto più alto della riflessione sul giornalismo televisivo.
Altre sue pubblicazioni sono:
La condizione femminile, Milano, 1963 (ripubblicato in edizione ampliata col titolo La contraddizione femminile, Milano, 1978); Anatomia del potere televisivo, Milano, 1970; Fa notizia, Roma, 1981; (con i. rodi) Il mercato dei sogni, Milano, 1996. Articoli, saggi e voci di enciclopedia: Radio e televisione come mass media in Enciclopedia europea, vol. IX, Milano, 1979; La forma di apparato nelle comunicazioni di massa inM. Livolsi (a cura di), Le comunicazioni di massa, Milano, 1981; Towards an electronic democracy in J. WASKO, V. MOSCO (eds.), Changing Patterns of communications controls, Norwood, (NJ), 1984; Miraggi del feticismo tecnologico in A. Zollo (a cura di), Il villaggio di vetro, Roma, 1987; Droga e immaginario in L’esperienza simulata, Trieste, 1989; Privacy and secrecy. Social control and the Prospects for Democracy in the Information system in J.WASKO, V.MOSCO (eds.), Democratic communication, Norwood, (NJ), 1992; La televisione in C. staiano (a cura di), La cultura italiana del Novecento, Roma, 1996; Lo strabismo telematico, Torino, 1996. C. Staiano (a cura di), La cultura italiana del Novecento, Roma, 1996; Lo strabismo telematico, Torino, 1996.