ROMA, 26 giugno 2013 – I telegiornali italiani dedicano sempre meno spazio alle crisi umanitarie e ai conflitti internazionali: nel 2012 solo il 4 per cento dei notiziari ha trattato questi temi, il dato più basso dal 2006. Mentre continuano a spopolare le cosiddette “soft news”, le notizie a metà strada tra la curiosità e il gossip, che sono ormai una specificità tutta di casa nostra. Lo dice il nono rapporto di Medici senza frontiere “Le Crisi umanitarie dimenticate dai media 2012”, presentato oggi a Roma nella sede dell’Associazione stampa estera.
Secondo l’indagine, realizzata in collaborazione con l’Osservatorio di Pavia, nel 2012 i tg analizzati (tre della tv pubblica e quattro della tv privata del 2012) hanno dedicato ampi servizi soprattutto alla crisi economica in Italia e in Europa e alla politica, tanto da ridimensionare anche le news di curiosità, gossip, costume. Tuttavia, la pagina di “Curiosità e costume”, seppure in diminuzione, occupa il 6 per cento del totale delle notizie. Per esempio se le “crisi umanitarie nel mondo” trovano sempre meno spazio, la “fine del mondo” profetizzata dai Maya ha invece meritato 30 notizie; la classica “emergenza freddo” 39 notizie e le curiosità del mondo animale ben 70 servizi in 12 mesi di informazione serale.
La ricerca quest’anno è accompagnata da un sondaggio d’opinione curato da Gfk Eurisko, che sottolinea come nonostante il silenzio dei media, gli italiani vorrebbero più informazione su questi temi e meno gossip. Tra i notiziari delle reti Mediaset fanalino di coda è Studio Aperto con il 2 per cento di spazio dedicato a questi temi, mentre in testa si colloca il Tg5 con il 4 per cento. Per quanto riguarda la Rai, in testa si colloca l’ammiraglia, il Tg1 con il 6 per cento, in coda il Tg2 con quasi il 5 per cento, percentuale uguale al Tg La7.
“La situazione è in netto peggioramento. La voce delle vittime delle crisi umanitarie non raggiunge gli italiani, perché i media ne parlano sempre meno. Il 2012 è stato l’anno peggiore: contesti come la Repubblica Centrafricana o alcune malattie tropicali sono stati del tutto dimenticati. L’Aids è pressoché sparito. Esiste un significativo squilibrio tra le sofferenze delle popolazioni e la copertura data dai media, in particolare dai tg”. Loris De Filippi, presidente di Msf Italia. Secondo l’associazione “il quadro è inaccettabile”: per questo nel corso della presentazione del rapporto è stata lanciata una “Lettera aperta” in cui si chiede ai responsabili dei media e dei principali Gruppi editoriali del paese, di portare le “Crisi dimenticate” all’attenzione dell’opinione pubblica. (ec)