Dice l’oracolo: “i vecchi leader non ci faranno tornare al passato”. L’oracolo è la consueta velina consegnata a Maria Teresa Meli del Corriere, e sostiene che è la colpa è tutta di Bersani e D’Alema, che vogliono “contare ancora”, che “Prodi e Letta non preoccupano”, e che “al Senato ho la fila di quelli che vogliono stare con noi”. Matteo, Matteo, dai “senatori che perdono tempo per non perdere la poltrona” sei passato all’appello alla legione straniera in cambio di un posto di sotto governo, della promessa di una candidatura o del vitalizio. Dopo averci “spianato”, ci chiederai scusa? Non lo farai, perchè sei entrato in un delirio autoreferenziale, mandi imput a sodali e velinari, loro ti ripagano con articoli e tweet compiacenti, e tu scambi questo per consenso vero.
I due presidenti. Certo, se vogliamo essere razionali, dobbiamo prevedere che l’Italicun passerà, che sarà approvata (sia pure con compromessi e retromarce) anche la riforma della scuola, che la Rai diventerà più piccola e si adatterà a narrare la L’Italia Bella svegliata dal Giovane Principe. Succederà perchè la sinistra non ha una politica, non ce l’ha la destra che fu-berlusconiana, perchè Grillo si è chiuso in una ridotta anti sistema e il fascio-Salvini è, per fortuna, lontano dal poter sfondare al sud. Ma chi vince oggi può perdere domani. “Nessuna equivalenza tra chi lottò per la libertà e chi sosteneva i nazisti”, dice Mattarella e rende ridicola la cancellazione della parola “fascismo” dal vocabolario renziano e trascurabile la (sbagliatissima) contestazione alla brigata ebraica. “Contrasto aperto contro le mafie”, “partecipazione democratica”, “dialogo tra i partiti”. Specchio delle mie brame, chi è il più amato del reame?
Disastro internazionale. È andato da Putin per ottenere il via libera alla missione in Libia e gli americani lo hanno stoppato. Bombardare i barconi? “Sbagliato”, risponde sulla Stampa Ban Ki-Moon e chiede“asilo a chi fugge dalle guerre”. Lo spot con Obama diventa boomerang, “Che avevano da ridere quei due alla casa bianca?”, chiede sul Fatto il papà di Lo Porto, il Corriere scrive “gli 007 sapevano da marzo di ostaggi uccisi”. Persino la Merkel diventa una grande statista, davanti al ridicolo silenzio di Renzi sulla Grecia. All’estero il rottamatore non può “spianare” né “asfaltare” nè minacciare e appare un pesce fuor d’acqua.
Varoufakis almeno ha studiato, dice James Galbraith a Repubblica, è “uno dei migliori economisti del nostro tempo, chi sono invece questi ministri austriaco, maltese, sloveno, slovacco che gli danno del dilettante?” Il Sole24ore titola che “il mondo è meno disuguale”. Ovvio, grazie al boom della Cina e dell’India, ma la disuguaglianza è stabile in Occidente e cresce in Italia con la crisi (Ricolfi). Dunque il tema svolto contraddice il titolo. E Paul Krugman spiega come il rigore paralizzi lo sviluppo. Chi sono i finanzieri che consigliano il nostro premier, dove hanno studiato,di grazia?