Siccome al momento Berlusconi è “governativo”, i suoi Tg non riprendono Brunetta, mentre per gli altri le fibrillazioni solo ieri scongiurate sono in apertura (Tg La 7) e comunque nei titoli (Tg Rai). Domani sarà ancora così? Dipenderà dagli sviluppi giudiziari. Oggi il patteggiamento di De Gregorio (titoli per Tg 3 e Tg La 7) sembra inguaiare ulteriormente il Cav, secondo un semplice ragionamento: se un senatore “pagato” per cambiare casacca ammette tutto e patteggia, è probabile che qualcuno l’abbia pagato veramente. Tg 4 fa il capolavoro di titolare sul rinvio dell’udienza preliminare napoletana, senza citare De Gregorio; Tg 5 chiama in causa un giovane sconosciuto avvocato Ghedini, che guarda caso è un legale di Berlusconi e nega tutto facendo intendere che De Gregorio sia poco attendibile.
Il Cavaliere rimane in scena per il Lodo Mondadori (titoli per Tg 1, Tg3, Tg la 7 e, pro domo sua, TG 4): tutto rinviato di due-tre mesi, ma a Cologno Monzese si sottolinea che il Procuratore generale ha proposto uno “sconto” del 10% per Berlusconi: sembrano briciole, ma si tratta di una cinquantina di milioni. Intanto qualche manina agita un emendamento al provvedimento sulle riforme istituzionali, con l’obbiettivo di riparlare di giustizia; il Pd si inalbera perchè non era nei patti. Probabilmente la manovra non riuscirà, ma il segnale per i giudici è chiaro: “Avete toccato con l’ultima sentenza al processo Ruby il Cavaliere, ma dovete stare attenti. E’ sempre la politica che comanda”.
Letta in trasferta a Bruxelles scalda poco i cuori, a differenza di quanto avveniva per il Monti “formato esportazione”: aperture obbligate per i Tg Rai e Tg 5, ma in chiave esclusivamente istituzionale. Più sostanziale l’attenzione a Squinzi e ai dati sui 700 mila nuovi disoccupati dal 2007 a oggi; Tg 1 sceglie la frase shock “Toccato il fondo”.
Siccome non ci facciamo mancare niente, va in onda anche “L’attacco al Quirinale” di Grillo (Titoli per Tg La 7 e Tg 4), con il quale il sobrio Portavoce accusa Napolitano di aver invitato un boss mafioso (Berlusconi) sul Colle più alto.
In breve segnaliamo le lacrime di Miccoli, che si scusa per aver “giocato” al mafiosetto con la memoria di Falcone: commento acido per Mentana.
Titoli per tutti sul ritrovamento dell’aereo di Missoni, e apertura per Tg 4.
L’agonia di Nelson Mandela è servizio per molti, e lo stesso vale per la scomparsa del simbolo della lotta alla Sla, Stefano Borgonovo. Benigni diverte su Tg 1 parlando di Dante ed attualità politica.
Concludiamo con il trentatreesimo anniversario della strage di Ustica, ricordata da Napolitano e ripresa in ottimi servizi da Tg 3 e Tg 2. Farsesca l’intervista a Giovanardi che afferma da un lato che non ci furono missili, dall’altro chiama in causa la Libia: quando la coerenza diventa persona.
Lorenzo Coletta
Dati Auditel dei Tg di mercoledì 26 giugno 2013
Tg1 – ore 13:30 3.476.000, 20.14% ore 20:00 4.491.000, 22.49%.
Tg2 – ore 13:00 2.809.000, 17.25% ore 20:30 2.325.000, 10.07%.
Tg3 – ore 14:30 1.940.000, 12.75% ore 19:00 1.655.000, 12.08%.
Tg5 – ore 13:00 3.094.000, 18.88% ore 20:00 3.394.000, 16.92%.
Studio Aperto – ore 12:25 2.382.000, 18.88% ore 18:30 942.000, 8.80%.
Tg4 – ore 14.00 689.000, 4.16% ore 18:55 853.000, 6.26%.
Tg La7 – ore 13:30 690.000, 4.01% ore 20:00 1.530.000, 7.54%.
Fonte: http://www.tvblog.it